lunedì 16 dicembre 2019

#32 LE AZIONI DELLA COSA / CON LA COSA

Pensando alle copertine dei libri,le prime azioni che mi vengono in mente (in questo caso fatte dalla cosa o con/sulla cosa) sono:



-Proteggere
- Rivestire
-Trasportare
- Sfogliare
-Leggere
-Toccare
-Riporre
-Aprire
-Chiudere












#31 l'ABC DELLA COSA

A: Alette
Esse sono, come precisato in un post precedente un sostegno per il libro

B: Biblioteca
E' sicuramente il posto in cui si possono trovare un gran numero di copertine di libri.

C: Cuoio
Rappresenta il materiale del quale è fatto l'oggetto da me scelto.

D: Dedica
La dedica, di norma viene fatta dall'autore sulla copertina interna del libro, seguita dalla sua firma.

E: Edizione
Come già detto, nel caso il libro venga ristampato in più edizioni, di norma il numero dell'edizione viene riportato sulla copertina

F: Frontespizio
Il frontespizio rappresenta la facciata di presentazione di un libro. E' la prima cosa che noi osserviamo in un libro, con il suo titolo e le sue immagini.

G: Giornale
In questo caso, si intende finire sulla copertina di un giornale, come una notizia di grande rilievo.

H: Han
Celebre dinastia cinese, da collocare temporalmente nel terzo secolo a.C. E' stata una delle prime dinastie a produrre copertine di libri per i volumi più importanti della famiglia reale.

I: ISBN
Rappresenta una sequenza numerica e un codice a barre presente sul retro della copertina.


L:Logo
Il logo, convenzionalmente viene stampato sul frontespizio del libro.

M: Mondadori
La Mondadori rappresenta nel panorama italiano una delle più grandi case editrici italiane. Producendo libri, è strettamente collegata con le copertine dei libri.

N: Narrazione
La copertina di un libro sopratutto quando magari questo viene scelto tra tanti in una libreria, è proprio quella cosa che ci introduce alla storia, e in un certo qual senso alla narrazione, grazie al suo stile e alle sue immagini.

O: Opuscolo
Le copertine degli opuscoli sono fatti con la stessa carta delle pagine del libro.

P:Prezzo
Il prezzo viene riportato sulla copertina, in corrispondenza del retro del libro.

Q: Quaderno
Il quaderno, sopratutto quelli scolastici, di norma presentano una copertina molto colorata.

R: Rilegatura
Le copertine vengono rilegate sul blocco di pagine, al giorno d'oggi ad esempio si fa uso della rilegatura a caldo.

S: Sovraccoperta
E' un involucro di carta plastificata che viene applicata intorno alla copertina, sulla quale vengono applicate informazioni relative all'autore, al luogo e alla data di pubblicazione. In questi casi si può verificare che la copertina sottostante sia tutta di uno stesso colore.

T: Titolo
Il titolo del libro viene inciso sulla copertina.

U: Usura
La copertina dei libri serve proprio a proteggere il libro, evitandone così l'usura.

V: Vetrine
Nelle librerie, generalmente, vengono posti in vetrina in volumi con le copertine più accattivanti, con colori sgargianti, in modo da attirare l'attenzione di un eventuale cliente.


X: Xilografia
Metodo di stampa di origine cinese, risalente all' VIII secolo d.C. Veniva usato per la riproduzione di massa di libri di carattere popolare. Il processo nasce per un utilizzo sul legno, passando poi alla carta e cartone. Anche le copertine dei libri vennero prodotte grazie a questa tecnica.


Y:Yucca
La yucca, è un particolare tipo di piante, originaria del centro America ( Messico e Louisiana), la cui cellulosa è molto apprezzata ed usata nella produzione della carta, che in quei paesi viene usata in contesti artigianali per rivestire internamente le copertine dei libri.

Z: Zhen
Funzionario dell'impero cinese che, nel 1298 introdusse i caratteri mobili fatti in legno, più resistenti di quelli in argilla precedentemente esistenti. Questa innovazione fu rivoluzionaria e fondamentale nello sviluppo della stampa, anticipando anche Gutenberg.

#30 LA SCIENZA E LA TECNICA DELLA COSA

Inquadrare le copertine dei libri nella dimensione fisico/chimica non è facile, per il fatto che è un oggetto nato moltissimo tempo fa da materiali naturali, senza quindi avere processi chimici o funzionamenti fisica particolari.
Discorso diverso invece, è se si guardano i processi produttivi: infatti con la l'inizio della rivoluzione industriale e con la nascita della stampa per la massa popolare, c'è stata una crescente richiesta nella produzione di volumi letterari. Questo ha portato all'industrializzazione dei processi produttivi dei libri e delle copertine, che prima erano prodotte in maniera artigianale da maestri e orafi.
Al giorno d'oggi esistono macchinari estremamente avanzati che svolgono le funzioni produttive dal trattamento iniziale dei materiali, fino alla prodotto finito.
In questo contesto, alcuni processi chimici innovativi, hanno permesso l'uso di nuovi materiali, come il cartonato (che nel medioevo non esisteva), per permettere ancora una maggiore distribuzione di volumi.
Di seguito si riporta il link di un'azienda produttrice dei suddetti macchinari
link--> azienda per produzione copertine

Copertina in cartonato utilizzata nella maggior parte dei volumi moderni

#29 I NUMERI DELLA COSA

Dovendo trovare dei numeri legati alle copertine dei libri, ho preso alcuni volumi dalla mia libreria, trovando più numerologia di quanto non mi aspettassi.

-Prezzo: generalmente sul retro dei libri è presente un prezzo, il cosiddetto "prezzo di copertina", che può essere stampato direttamente sulla copertina o applicato mediante una carta adesiva.

-ISBN: la maggior parte dei libri (esclusi quelli antichi) presentano sul retro un codice a barre, sopra la quale è disposta una sequenza numerica, utilizzata al momento dell'acquisto nel caso in cui lo scanner di lettura del codice a barre non funzioni.

-Anno di pubblicazione: generalmente è molto facile trovare l'anno di pubblicazione sul retro delle copertine dei libri.

-Anno di  nascita dell' autore: E' molto comune trovare sul retro delle copertine o ,anche in questo caso, se ne sono fornite, all'interno delle alette, una breve biografia dell'autore del libro, all'interno della quale si esordisce quasi sempre con la data di nascita (giorno e anno in formato numerico).

-Numero del libro: Nel caso il libro faccia parte di una collana più ampia, si trova, generalmente sula copertina il numero del libro all'interno della collana. Generalmente si trova anche sul dorso della copertina, per poterlo riconoscere nel caso esso sia riposto in una libreria.

-Edizione: Capita spesso che un libro, sopratutto se questo è molto famoso, subisca delle ristampe. In tal caso, di norma l'edizione del libro viene riportata in basso sul frontespizio della copertina.

#28 IL PROTAGONISTA DELLA COSA

Pensando ad un protagonista della cosa, dopo averci riflettuto, ritengo che una persona che possa essere in grado di fare da testimonial, per una campagna pubblicitaria di vendita o una campagna pubblicitaria su un eventuale programma tv (come del resto ha già fatto), possa essere Alberto Angela.

Alberto Angela, è un famoso divulgatore scientifico, oltre che paleontologo, celebre per la sua costante presenza nei programmi: Ulisse, il piacere della scoperta e SuperQuark.
E' nato a Parigi, l'8 Aprile del 1962 ed è figlio di Piero Angela, altro celebre divulgatore scientifico con cui collabora attivamente nella produzione dei programmi sopra citati.
Si è laureato con lode a Roma, all'università "La Sapienza", per poi specializzarsi negli Stati Uniti d'America in paleontologia e paleoantropologia.

In virtù della sua presenza televisiva, e del contesto all'interno del quale lo si trova, come detto, lo ritengo un perfetto testimonial di una possibile campagna pubblicitaria di un programma che tratti la storia della nascita, dell'uso e dell'evoluzione delle copertine dei libri nei vari periodi storici e all'interno delle varie società del passato.

Di seguito si allega un link ad una pubblicità in cui si può vedere come Alberto Angela svolga un'attività promozionale del suo programma tv "Meraviglie - La penisola dei tesori", andato in onda nel 2018.
link--> Pubblicità "Meraviglie - La penisola dei tesori"

lunedì 9 dicembre 2019

#27 IL MUSEO DELLA COSA

Dovendo pensare ad un museo che abbia come argomento principale le copertine dei libri, penso che mi orienterei verso un museo che descriva la loro storia e la loro evoluzione nel tempo, fino ad arrivare ad una sala, l'ultima,  in cui si possono vedere degli sviluppi futuri delle copertine legate al loro utilizzo.
Per arricchire ancor di più la collezione metterei per ogni sala, il libro o i libri più emblematici del tempo storico da cui la copertina proviene, in modo da dare anche un'idea storica al fruitore dell'opera che può così capire un pezzo importante del tempo.

Dopo un ingresso convenzionale, la sala introduttiva tratterebbe delle prime copertine ritrovate e dei libri che custodivano, in modo da, come già evidenziato in altri post, far vedere come le prime di esse fossero uno strumento di protezione. Proseguendo nelle sale ne farei alcune trattanti i periodi storici più importanti, che corrispondono a quelli con il maggior sviluppo della scrittura e della letteratura,
passerei dunque ad una sala dove ad ogni angolo della stessa vengono posti delle copertine di popoli successivi, come ad esempio egizi, sumeri, assiri ecc.

Successivamente, una sala sarebbe dedicata interamente alla cultura greca, la quale ha contribuito enormemente allo sviluppo della letteratura e della filosofia, regalandoci produzione che ancora oggi sono lette ed apprezzate e da queste le loro copertine.

Andando avanti si arriverebbe al periodo medievale con un netto cambiamento nello stile, evidenziato dai ricami in oro e dalla cura e dalla ricercatezza nei particolari, sopratutto per le copertine, dove più erano adornate, più il volume era pregiato. Si riporterebbero quindi dei testi sacri e delle opere legate alla cristianità.

La stanza successiva è forse una delle più importanti, quella del rinascimento: questa sala sarebbe dedicata interamente a questo periodo storico visto l'enorme contributo che è stato dato da quest'epoca in termini letterari, sopratutto in Italia. Si riporterebbero volumi letterari, filosofici ma non solo: visto il periodo anche libri trattanti l'arte come ad esempio "Le vite" di Giorgio Vasari, celebre artista e storico dell'arte del passato.

Le successive due stante tratterebbero l'ottocento e il novecento riportando testimonianze dei cambiamenti socio-politici che hanno caratterizzato questi due secoli, in particolare per il novecento verrebbero messe delle opere trattanti la guerra e i regimi, in modo da evidenziare come durante lo stesso secolo, ci fossero delle evidente scelte nella stesura delle opere e delle copertine, date dalla censura che c'era durante i periodi di regime.

Infine l'ultima sala, come detto, tratterebbe l'evoluzione attuale che il libro sta vivendo, un'evoluzione sempre più tecnologica e meno cartacea.Sarà dedicato uno spazio in questa sala all'immaginazione del lettore che potrà scrivere, come secondo lui si evolveranno le copertine dei libri e quali scelte stilistico-economiche verranno fatto in futuro.

mercoledì 4 dicembre 2019

#26 LA COSA SUI FRANCOBOLLI

Trovare la cosa, ovvero le copertine dei libri, nei francobolli è relativamente semplice, infatti sono spesso rappresentati dei libri, ed in particolar modo questo avviene per francobolli riportanti testi sacri. Ma si trovano anche molti francobolli che riportano il binomio bambino-libro.




link1--> sito francobolli

#25 LA COSA A CASA

All'interno del mio contesto familiare, i libri, e quindi le loro copertine, hanno sempre rivestito un ruolo abbastanza importante. Infatti sono sempre stato abituato a leggere i libri appartenenti alla libreria dei miei genitori. Questi libri si sono spesso rivelati complessi per via degli argomenti trattati e delle morali che volevano trasmettere.
L'utilità delle loro copertine sta nel fatto che grazie ad esse è più facile catalogarli e trovarne uno in caso di necessità.
Qui di seguito riporto delle immagini rappresentanti alcuni dei volumi presenti nella suddetta libreria.





martedì 3 dicembre 2019

#24 LA COSA NEL CINEMA

Una pellicola che ho visto di recente e che ho trovato rispondere ai requisiti richiesti è " La ballata di Buster Scruggs".
In essa infatti, la primissima scena inquadra la copertina di un libro appoggiato su un tavolo con sopra riportato appunto il titolo del film. Da questo particolare è evidente come il libro, ed in particolare la sua copertina su cui viene eseguito il primo piano, rivestano un ruolo primario nel film.


Il film è basato su dei diversi racconti, tutti contenuti all'interno del libro. Si può vedere come ci sia una mano che sfogli questo libro, la mano del narratore esterno, e di tanto in tanto si trovano delle pagine a colori che simboleggiano le diverse storie.
Il film è distribuito dalla piattaforma Netflix, ragion per cui risulta difficile allegare un link diretto all'opera.
Di seguito sono riportate le informazioni della suddetta:

Titolo: La ballata di Buster Scruggs
Nome del regista: Joel e Ethan Coen
Anno di produzione: 2018

#23 LA COSA NELLA LETTURATURA

Riferendosi alle copertine dei libri in ambito letterario, la ricerca della loro presenza come protagonista al centro di opere non è scontata. Infatti non sono molti i testi che ne parlano precisamente, nonostante ciò ho trovato nel più famoso romanzo di Alessandro Manzoni, I promessi sposi, delle parti che corrispondono alle richieste.

Infatti questo romanzo (come anche altri, ad esempio "Il nome della rosa" di Umberto Eco e "Ivanhoe" di Walter Scott), presentano un artificio letterario importante: l'utilizzo di un manoscritto da parte dell'autore per poter in questo modo dare una propria opinione sui fatti in maniera soggettiva, giudicando anche lui l'opera come se la stesse leggendo.

Proprio in questo caso l'autore scrive quanto segue:

" ... Nell’atto però di chiudere lo scartafaccio, per riporlo,mi sapeva male che una storia così bella dovesse rimanersi tuttavia sconosciuta; perché, in quanto storia, può essereche al lettore ne paia altrimenti, ma a me era parsa bella,come dico; ... ".

Riferimenti:
Alessandro Manzoni, I promessi sposi, Introduzione, pp. 7

 La parola chiave su cui concentrarsi in questo breve estratto è "scartafaccio": essa infatti indica un quaderno usato per scrivere appunti e/o annotazioni. Guardando alla sua etimologia greca "khartophylákion", significa "Custodia per carte" che corrisponde quindi ad una copertina per un libro o per documenti.

#22 LA COSA NEI FUMETTI

All'interno del contesto fumettistico e/o manga trovare un fumetto riguardante le copertine dei libri è stato al quanto complesso, nonostante ciò dopo un po' di ricerche, sono venuto a conoscenza di un manga giapponese chiamato Death Note.
Questo manga è estremamente famoso in oriente (nella fattispecie in Giappone) tanto da aver generato sulla sua scia anche un film.
Questo manga tratta di un giovane studente, Light Yagami,  molto brillante, che un giorno, casualmente trova per terra un quaderno, sulla cui copertina è recata la scritta "Death Note". Come si può vedere nell'estratto sotto, sul retro del quaderno, sempre inciso sulla copertina, sono presenti delle istruzioni che, se seguite, portano alla morte della persona prescelta dall'utilizzatore del quaderno.
In questa prima immagine si può vedere il primo contatto tra il demone proprietario del quaderno, perduto sulla Terra, e il giovane protagonista, Light.


Nelle due immagini sopra si può vedere uno dei momenti più importanti dell'intera saga: Light, che legge le istruzioni incise sulla copertina del quaderno.

















Infine nelle cinque vignette sopra ho deciso di riportare un altro momento cruciale della saga: Light, vedendo che una ragazza è importunata da un gruppo di balordi decide, quasi per scherzo, di testare le proprietà del quaderno. Con suo grosso stupore, quanto scritto sulla copertina, se eseguito, porta ai macabri effetti promessi.

Le vignette sopra riportate sono estrapolate dal primo numero della serie, le pagine sono rispettivamente: 34, 28, 29, 53, 54, 55, 56 e 57.
Il primo volume è stato pubblicato il 1° dicembre del 2003.

In sintesi, come si può vedere in questo manga, la presenza di un quaderno e più nello specifico la sua copertina rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle vicende in seguito narrate.

link 1 --> sito manga Death Note
link 2--> Manga

domenica 17 novembre 2019

#21 LA COSA NELLA MUSICA

Trovare canzoni italiane legate alle copertine dei libri è risultato molto molto complesso, ho optato perciò di passare ad una ricerca in lingua inglese, dove invece ho trovato diversi testi, tutti però accomunati da un tema: non giudicare un libro dalla copertina ( che tra l'altro è anche uno dei post precedenti).
Ovviamente, in questo caso il significato della frase è trasposto all'interno della canzone per evidenziare anche all'apparenza un brutto libro possa invece avere contenuti coinvolgenti: esattamente come le persone.

La prima delle canzoni proposte è estrapolata dal film "Mary Poppins Returns" (2018), in cui i protagonisti all'interno di uno show cantano una canzone intitolata "A cover is not a book"

link--> "A Cover is Not the Book" - Mary Poppins Returns Lyrics

La seconda canzone che ho scelto è "Book & a cover" di Suzanne Vega. Anche in questo caso si ricalca il tema della conoscenza, del non fermarsi alla prima impressione

link --> Suzanne Vega, Book & a cover

Infine, un' ultima canzone, che mantiene il tema precedentemente trattato è "Book Covers" dell'artista Oddissee

link--> Oddissee - Book Covers

#20 I BREVETTI DELLA COSA

A differenza di quanto si possa inizialmente pensare, cercando tra i vari siti istituzionali riguardanti i brevetti, esistono diversi brevetti inerenti alle copertine dei libri:
Per lo più essi trattano di materiali innovativi con cui queste vengono prodotte, oppure nuove tecniche produttive, brevettate poiché garantiscono un vantaggio in termini economico-produttivi, oppure ancora degli utilizzi innovativi delle copertine.
Qui di seguito si riportano i riferimenti a due di questi brevetti innovativi:

link -->Libro con copertina rigida in grado di fungere da leggio per altri libri, riviste o simili
Inventore: Luciano Sopranzetti
Anno di pubblicazione: 1994
Numero di riferimento: ITMC940069A3
Luogo: Italia
link--> Procedimento per la fabbricazione di un materiale plastico in foglio e sua utilizzazione.
Inventore: Thomas Norman Gaunt,  Peter Harrison
Anno di pubblicazione: 1976
Numero di riferimento: CH628661A5
Luogo: Svizzera

giovedì 14 novembre 2019

#19 LA COSA NELL'ARTE

Trovare nella storia dell'arte dei dipinti o delle sculture che abbiano come soggetto principale la copertina di un libro non è facile, e men che meno lo è trovare nel titolo di queste riferimenti espliciti alle copertine.
Nonostante ciò esistono alcune opere famose che propongono in posizione dominante nell'opera la cosa da me scelta e quindi rappresentano efficacemente  le copertine dei libri nella storia dell'arte.
Una di queste opere appartiene al celebre artista Henri Matisse,ed è intitolata "Natura morta con libri e candele". In quest'opera si vede una pila di libri, i quali hanno delle copertine ricamate e una di queste è danneggiata in modo importante. Nonostante ciò i libri sono la parte fondamentale dell'opera.


mercoledì 13 novembre 2019

#18 IN CUCINA

Il collegamento con il mondo culinario risulta abbastanza immediato pensando ai libri di ricette. Infatti ad oggi sono stati ritrovati dei frammenti di libri risalenti al quarto secolo d.C (Papiro di Leida e Papiro di Stoccolma).
Si proseguì fino al sedicesimo secolo, quando l'imponente sviluppo di Versailles (e della Francia più in generale) portò allo sviluppo di nuove tecniche che vennero tramandate in volumi scritti in tutta Europa.
In sintesi, fin da quando le ricette sono state trasmesse per via scritta, questo à stato fatto per mezzo di libri, protetti, da copertine.





link 1-->breve storia dei ricettari: dai primi manoscritti alle riviste
link 2--> ricettario

#17 LA NUVOLA DEI NOMI

Per la creazione della nuvola dei nomi relativa alle copertine dei libri,  ho inserito ciò che ritengo possa più facilmente e velocemente dare un' idea chiara dell'oggetto.

#16 UNA PRIMA MAPPA CONCETTUALE

Qui sotto riporto un primo esempio di mappa concettuale dell'oggetto, creata ispirandomi ai post precedenti

#15 L'EVOLUZIONE FUTURA DELLA COSA

Pensando al mio oggetto, per quanto detto negli step precedenti, ritengo che una possibile evoluzione delle copertine dei libri sia indirizzata in maniera sempre più forte verso il settore del marketing.
Infatti vedendo la loro evoluzione, che ha portato l'oggetto da mera protezione ad oggetto di comunicazione e di attrattiva per il cliente.

In virtù di ciò ritengo che la copertina si possa evolvere potenziando quest'aspetto, per farlo posso pensare anche ad un evoluzione a livello di materiale: essendo circondati tutti i giorni da schermi che ci trasmettono informazioni, non mi sorprenderei di vedere, in un mondo iper-futuristico, delle copertine rigide che rivestono il libro, con incorporati dei piccoli schermi (tipo kindle), da cui si ricevono pubblicità gestite dalla casa editrice.

domenica 3 novembre 2019

#14 LA COSA COME SIMBOLO

Le copertine dei libri, rappresentano efficacemente l'evoluzione che c'è stata nella società industriale.
Infatti, in prima battuta, le copertine dei libri erano dei meri oggetti creati per svolgere una funzione: proteggere i libri appunto.

Questo valeva in particolar modo per i testi sacri dove la protezione era fondamentale per continuare la trasmissione del culto.
Proseguendo negli anni però, arrivando nel periodo industriale, la copertina, in virtù della grossa mole di volumi che veniva prodotta non era solo più vista come oggetto protettivo ma ha assunto sempre di più i tratti di un elemento fondamentale nel libro.

Essa infatti serviva per poter differenziare il libro dagli altri e metterlo quindi in risalto, questo coincide con uno primi esempi di marketing: l'utilizzo del frontespizio al fine di avere un vantaggio competitivo.
Questo fatto si inizia a vedere dalla metà dell'ottocento in avanti quando gli editori riconoscono una potenzialità nell'involucro esterno del libro, una potenzialità che se sfruttata avrebbe permesso di rendere più accattivante il libro. Essi iniziarono a scrivere piccole parti della trama sulla copertina in modo tale che il cliente leggendo quel piccolo spezzone si incuriosisse e comprasse il libro.

Quindi la copertina, vista in questi termini diventa il simbolo del progresso tecnologico e sociale: accanto allo sviluppo della produzione in massa di volume nasce anche un pubblico di lettori di massa, e tanto più questo progresso è marcato tanto più lo stile del frontespizio si evolve.

Negli anni venti del Novecento, si vede come questo fenomeno subisca un ulteriore aggiornamento: si iniziano ad utilizzare le immagini in copertina.
Le immagini in questo senso, si rivelarono una scelta molto azzeccata da parte degli editori: essi infatti tramite le immagini puntavano a settorializzare il pubblico. Una determinata immagine era creata e apposta sul frontespizio per poter andare ad attrarre una certa categoria del pubblico.







 Quanto detto in questo articolo può essere riassunto nelle tre immagini sopra proposte: l'immagine di mezzo rappresenta un antica copertina di un libro, e infatti non presenta scritture particolari, se non sul dorso, e nemmeno immagini, lasciando anche il colore originale. Si capisce quindi che questa copertina non ha lo scopo di trasmettere nulla al lettore ma semplicemente proteggere il volume.

Per le altre due invece, il discorso è diametralmente opposto, infatti presentano scritte, disegni e colori, che uniti tutti insieme permette già di farsi un'idea di cosa tratterà il libro.
La prima copertina presenta colori accesi e disegni animati, è facile quindi immaginare che si tratti di un volume per bambini (colori e scritte selezionate in questo modo per potersi concentrare su una determinata fetta di pubblico: i bambini).
L'ultima invece, dai colori e dalle scritte, lascia intuire che si tratti di un volume horror, infatti si trova una predominanza del colore nero e del rosso (che nella forma dei caratteri della parola "it" ricorda un taglio o il fluire del sangue).
Si vede quindi il forte impatto delle scritture, delle immagini, e del colore sulle copertine e di come questi elementi siano dei simbolo per il libro stesso.


 link 1 --> storia delle copertine 

sabato 2 novembre 2019

#13 ANATOMIA DELLA COSA

Il mio oggetto, è essenzialmente semplice: infatti può essere diviso in tre parti diverse.
Esse sono:
1)  Corpo esterno, in cuoio.
2) Due alette, anch'esse in cuoio.
3) Nastro in cuoio.

1) La prima parte, il corpo esterno in cuoio, rappresenta la parte maggioritaria dell'oggetto. Essa è trattata e viene poi ricamata, sia esteriormente che interiormente, nel mio caso con una mappa geografica antica del pianeta Terra. Presenta su tutto il contorno esterno dei fori.

2) Le due alette, sono fatte anch'esse in cuoio e servono a contenere le copertine in cartone dei libri, formando quindi il sostegno stesso del libro. Entrambe le alette presentano il medesimo motivo della copertina più esterna. Anche le alette, così come la copertina presentano dei fori sulla parte superiore e su quella inferiore.

3) Il nastro, invece è finemente intreciato al fine di poter unire i fori della parte esterna e con quelli delle alette.

Essendo come detto, l'oggetto molto semplice, e formato da un solo materiale, anche provando ad eseguire varie sezioni, per scoprirne ancor di più l'anatomia, si troverebbe solo del cuoio.

venerdì 25 ottobre 2019

#12 I MATERIALI DELLA COSA


Come accennato in un post precedente, i materiali per le copertine dei libri sono stati diversi nel corso della storia.
Le prime copertine rudimentali in nostro possesso, appartenenti alle popolazioni dei primi secoli dopo Cristo, furono create con l'utilizzo della pelle degli ovini: seccata e conciata, questa andava posta intorno al libro in maniera piuttosto grossolana.
Con l'avvento della cristianità e della Chiesa si sono iniziati ad utilizzare materiali più resistenti come il legno: i primi manoscritti sacri infatti vennero ritrovati custoditi tra due assi di legno per preservarne la qualità.
Un ulteriore evoluzione ha portato al riutilizzo delle pelli, ma diverse, conciate e decisamente più curate nell'aspetto estetico e della sagomatura. Queste pelli erano decisamente più lavorate rispetto alle precedenti, ed è qui che avviene la grande innovazione la grande innovazione: il cuoio. Infatti il cuoio è un materiale che deriva dalle pelli, ma subisce un trattamento (detto "concia") che lo rende imputrescibile. Questo trattamento aumenta esponenzialmente la durabilità del materiale e  contribuisce pesantemente, insieme al suo basso costo produttivo, alla sua diffusione.  In questo periodo si iniziano a vedere anche le prime incisioni sui frontespizi.
Si arriva in fine ai giorni nostri, dove l'incremento della produzione di testi scritti, ha richiesto l'utilizzo di materiali con un rapporto qualità/prezzo sempre più basso. Si è giunti quindi all'uso della plastica e del cartone (o cartoncino) per rivestire i volumi.

link 1 --> Copertina
link 2 --> Cuoio
link 3 --> Materiali per legature




#11 TASSONOMIA DELLA COSA

Per parlare della tassonomia del mio oggetto, la copertina di un libro, bisogna inevitabilmente ripercorrere la storia e la tassonomia dei libri, e più in generale della scrittura.

Infatti i manoscritti più antichi ritrovati sono probabilmente le tavolette di argilla scritte dalle prime civiltà più di 4000 anni fa.
Si arriva poi all'impero romano, alla civiltà greca , latina e musulmana, queste popolazioni furono le prime a scrivere dei "libri" per così dire, poichè i ritrovamenti più antichi sono dei papiri arrotolati su bastoni di legno.
Ma con l'avvento di queste civiltà e in particolar modo della chiesa, si iniziò a sentire l'esigenza di proteggere i manoscritti, discorso particolarmente valido per i testi sacri, si crearono quindi dei rivestimenti esterni, che avvolgessero completamente il volume e lo proteggessero da intemperie esterne, strappi e umidità.  Queste copertine sono anche le prime a vedersi apposto un logo, con dei ricami in oro (in particolar modo i manoscritti ecclesiastici), usanza quella del logo che si è mantenuta fino ad oggi, e si è evoluta diventando un efficace strumento di marketing.
Le prime copertine erano create con tavole di legno, passando poi per le prima copertine in cuoio, largamente diffuse in epoca medievale e rinascimentale.
Si arriva poi alle copertine create in cartoncino, e con materiali più morbidi, si parla quindi degli ultimi duecento anni.
Al giorno d'oggi le copertine sono create molto spesso con plastiche, anche se i libri più curati e antichi possono ancora essere fabbricati in cuoio. La loro principale utilità oggi è quella di attrarre l'attenzione del cliente.

link 1 --> Copertina
link 2--> L’origine del libro: quando è diventato quello che conosciamo oggi
link 3 --> Legatoria

#10 PROVERBI LEGATI ALLA COSA

Uno dei proverbi che può essere collegato al rivestimento di un libro o taccuino è :

" Non si giudica un libro dalla copertina".

Questa frase, contestualizzata, consiglia di non giudicare  prematuramente una cosa prima di averla capita e conosciuta, in modo da avere una visione completa di questa cosa.

#9 I NOMI DELLA COSA

Dal vocabolario della Treccani si ottiene la seguente definizione di "copertina":

"Foglio esterno che copre ciascun esemplare di un libro, di un opuscolo, di una rivista quando esce dalla stamperia. Di carta quasi sempre più grave di quella delle altre pagine della pubblicazione, reca di solito il titolo del libro o del periodico, talvolta riproducendo esattamente il frontispizio, talaltra con abbellimento di fregi e di vignette anche a diversi colori."

Di seguito verranno riportate le principali traduzioni linguistiche:
Francese:  couverture;
Spagnolo: carpeta;
Tedesco: Bücherdeckel;
Inglese: cover of books;

E' interessante notare come dal punto di vista fonetico, alcune di queste parole si richiamino e si assomiglino: questo accade in particolar modo per le traduzioni in francese e spagnolo. Questo fatto non è casuale, infatti queste due lingue appartengono, insieme all'italiano, al gruppo delle lingue neolatine.
Parallelo a questo confronto si può portare in esame l'altro grande ceppo linguistico presente nel continente europeo: il gruppo di lingue germaniche. tra queste troviamo:
Inglese:  cover of books;
Tedesco: Bücherdeckel;
Olandese: boekomslag;
Danese: bokomslag;
Norvegese: bokomslag;
Svedese: bokomslag;

E anche qui si può notare una somiglianza fonetica tra le varie traduzione (eccezion fatta per l'inglese), evidenziando ancor di più la differenza del gruppo di lingue neolatine.

Fonti: Traduttore, 
link 1--> lingue germaniche

lunedì 21 ottobre 2019

#8 LA COSA

Personalmente, come "cosa" ho scelto le copertine per taccuini realizzate artigianalmente in cuoio.
Il motivo di questa scelta è legato al fatto che da una semplice "cosa" di cuoio, analizzandola con occhio critico si possono ricavare molte più informazioni di quanto non si possa pensare, riguardo alla città e alle sue tradizioni.

Infatti la copertina del taccuino, è fatta in cuoio, materiale questo, che ha sempre rivestito una parte fondamentale nell'economia della città e formato generazioni di famiglie artigiane specializzate in questa lavorazione. Inoltre molto spesso queste copertine, sopratutto se artigianali e non industriali, hanno dei ricami in oro, evidenziando anche qui un'altra componente dell'artigianato fiorentino: gli orafi, da sempre molto apprezzati.
Sulla facciata frontale si può vedere anche il simbolo della città: il giglio. Vedendo questo simbolo infatti il richiamo alla città è inevitabile.

In conclusione, la copertina di cuoio rappresenta per me un rimando immediato a Piazza della signoria, e più in generale alla storia della città.



#7 UN FILM

Il film che riporta subito alla mia mente piazza della Signoria e palazzo Vecchio è senza dubbio Inferno: il film campione d'incassi basato sull'omonimo romanzo di Dan Brown, il cui protagonista, Robert Langdon, è interpretato da Tom Hanks.

Il film è ambientato per più di metà nella città di Firenze e, molte delle scene ruotano intorno ad enigmi presenti all'interno di palazzo Vecchio e in piazza della Signoria.

L'accurata descrizione dei luoghi e della loro storia permette a chiunque abbia visitato almeno una volta la città di seguire perfettamente gli spostamenti dei protagonisti all'interno della città.

#6 IL NOME DEL LUOGO

Esplorando la storia del nome di Piazza della Signoria, è possibile farsi un'idea di quanto questo luogo abbia rivestito, nel corso della storia un punto nevralgico fondamentale per la vita della città. Bisogna sapere infatti, che l'odierna Piazza della Signoria non ha sempre avuto questo nome, ma bensì ne ha cambiati tre: Piazza dei Priori, Piazza di Granduca e il nome odierno.

Riguardo al secondo nome che la città ebbe, ovvero Piazza di Granduca, la  motivazione è piuttosto semplice: infatti in quel periodo storico Firenze era governata dal Gran ducato di Toscana, da qui il nome della piazza principale.
Più interessante invece è la ricerca delle motivazioni legate dietro "Piazza dei Priori": infatti nell'antichità i priori erano i rappresentanti delle varie classi artigiane della città, che ai tempi, governavano la stessa. La sede del governo dei Priori era palazzo Vecchio, all'epoca palazzo dei Priori, e da qui il nome Piazza dei Priori.

Infine il nome odierno: Piazza della Signoria. Qui la storia legata al nome è variegata, c'è infatti chi sostiene che il nome derivi unicamente dal fatto che la zona di palazzo Vecchio fu la zona dove vissero i nobili, da qui "la Signoria".
Un'altra corrente ritiene che invece il nome sia dovuto al fatto che in quella piazza aveva la sede il sommo organo di governo della Repubblica di Firenze, "la Signoria" per l'appunto. Quest'ultima era infatti composta da tre classi: dal Consiglio dei Gonfalonieri (rappresentanti dei quartieri), dai dodici Buonomi (gli anziani della città), e dal consiglio della Signoria (i Priori).

Sitografia:
link 1--> quale Signoria stava a palazzo Vecchio?
link 2 --> Piazza della Signoria a Firenze, 10 curiosità che ancora non sai

mercoledì 16 ottobre 2019

#5 IL MITO

Firenze, essendo città ricca di storia e tradizione, com'è facile immaginare è ricca di miti. Avendola visitata quelli che mi hanno colpito di più per il significato sono due: quello legato al Perseo scolpito da Benvenuto Cellini, situato nella Loggia Lanzi, e quello legato a Michelangelo, scolpito sulla faccia destra di palazzo Vecchio.

La prima scultura narra, l'uccisione di Medusa da parte di Perseo, con quest'ultimo che tiene in mano la sua testa mozzata. La curiosità, che pochissimi notano, sta nel retro della statua, infatti nella giunzione del collo con i muscoli delle spalle di Perseo, è possibile vedere un volto sorridente.
 Qui nascono due interpretazioni: la prima sostiene che questo artificio sia stato utilizzato dal creatore per sdrammatizzare una scena epica. 
La seconda ipotesi fatta, è che l'artista abbia voluto imprimere un auto ritratto sulla sua creazione! 


























Il secondo mito invece, è raffigurato sulla facciata destra di Palazzo Vecchio. Il mito vuole che l'opera sia stata fatta da Michelangelo, e rappresenta un volto umano a cui sono state date due diverse interpretazioni:
La prima, secondo la quale il volto rappresentato è di un uomo che spesso e volentieri dava fastidio all'artista, così che lui un giorno, mentre parlava con questo "disturbatore" scolpì con le mani dietro la schiena questo volto, rinominato appunto "L'importuno".
La seconda interpretazione, afferma che il volto, appartenesse ad un condannato alla gogna e che Michelangelo abbia voluto rappresentare l'istante, facendo ciò sulla pietra più vicina, quella di palazzo Vecchio.
link 1 -->15 curiosità su Firenze, tra storia e leggenda

link2 --> Leggende di Firenze: miti e misteri della città rinascimentale

#4 CITAZIONI

"Palazzo Vecchio assomiglia a una gigantesca torre degli scacchi. Con la sua solida facciata squdrata e gli spalti merlati, l'edificio è giustamente situato a guardia dell'angolo sudorientale di Piazza della Signoria. L'insolita torre che s'innalza quasi dal centro della facciata è un'immagine inconfodibile diventata il simbolo di Firenze. Concepito come sede di un potente governo, l'edificio impone ai suoi visitatori un vistoso assortimento di statue maschili. Il muscoloso Nettuno di Ammannati sovrasta nudo quattro cavalli a simboleggiare il dominio marittimo di Firenze. Una copia del David di Michelangelo, probabilmente il nudo maschile più ammirato al mondo, domina in tutta la sua gloria l'ingresso del palazzo, affiancato da Ercole e Caco - altri due uomini, anch'essi nudi e a grandezza doppia del naturale - che, insieme alla schiera di satiri di Nettuno, fanno salire a più di dieci il numero di falli in bella vista che accolgono i visitatori."

Dan Brown, Inferno, Mondadori, 2013, pp 169

"Vayentha aveva lasciato la moto appena a nord di Palazzo Vecchio e si stava avvicinando a piedi lungo il perimetro di piazza della Signoria. Mentre avanzava tra le statue sotto la Loggia dei Lanzi, non potè fare a meno di notare che tutte sembravano rappresentare variazioni di uno stesso tema: l'esibizione violenta del dominio maschile sulle donne.
Ratto delle Sabine.
Ratto di Polissena.
Perseo con la testa di Medusa."

 Dan Brown, Inferno, Mondadori, 2013, pp 207

sabato 12 ottobre 2019

#3 IL LIBRO

Libro: "Le vecchie strade e le piazze raccontano la storia di Firenze"
Autore: Rodolfo Malquori
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 192
Editore: Polistampa

Questo libro, attraverso l'analisi dei simboli caratteristici della città e dei monumenti storici, permette di avere un quadro chiaro della storia di Firenze. Attraverso ciò si può quindi avere una panoramica di Piazza della Signoria, ovvero si può conoscere la simbologia e la storia legate ad essa.
E' un libro che analizza "cose" famose, che siamo abituati a vedere nei libri di storia dell'arte, ma in una chiave nuova che permette di conoscerne la storia.

Libro: "Inferno"
Autore: Dan Brown
Anno di pubblicazione: 2013 
Pagine: 522
Editore: Mondadori

Questo libro è il sesto romanzo scritto dall'autore, e indubbiamente, uno dei meglio riusciti e famosi.
Il protagonista, Robert Langdon, si troverà alle prese con un enigma riguardante Dante e la sua vita, al fine di scongiurare il diffondersi di un virus progettato da Bertrand Zobrist. Il tutto ambientato nella pittoresca cornice della città di Firenze, tra la sua storia e i suoi monumenti più famosi.











#2 LE COSE

Firenze, e in particolar modo Piazza della Signoria, sono senza ombra di dubbio caratterizzate da delle peculiarità uniche. Peculiarità queste, che possono essere riassunte, immaginando la città e le prime cose che vengono in mente legate ad essa.



CUOIO E CARTA
Andando a Firenze, non si può non parlare dell'enorme quantità di cuoio fiorentino che si può vedere in vendita.
E' infatti una tradizione tipica fiorentina quella di produrre oggetti con il cuoio, in particolar modo borse e taccuini, caratterizzati questi da un'altra produzione tipica: la carta.
 La pelle ed il cuoio hanno sempre rivestito una produzione chiave per la città di Firenze, tanto che ancora oggi si trovano botteghe che producono queste cose con le stesse tecniche di un tempo.
Girando per le strade della città è comunissimo imbattersi in botteghe che vendono cuoio lavorato.
Per quanto concerne la carta, anche questa deriva da un'antica e tradizionale produzione: la carta marmorizzata. Questa porta la carta ad assumere l'aspetto di una lastra di marmo.











TESTA DI MEDUSA, CARAVAGGIO
Questo scudo rappresenta, la testa mozzata di medusa, un mostro mitologico caratterizzato da una testa ricoperta di serpenti e in grado di pietrificare chiunque la guardasse negli occhi.
Questa è senza dubbio una delle opere più famose realizzate da Caravaggio, ed ancora oggi motivo di centinaia di migliaia di visite all'anno presso la Galleria degli Uffizi, dove è custodita, a pochi passi da Piazza della Signoria.
Creata nel 1598, rappresenta una tecnica "olio su tela", fatta su di un legno di fico.









LA MASCHERA FUNERARIA DI DANTE ALIGHIERI
La maschera funeraria di Dante, custodita all'interno del Palazzo Vecchio a Firenze, è ritenuta essere il calco del volto del sommo poeta. Rappresenta sicuramente una "cosa"importantissima e caratteristica del luogo: la storia di Dante è collegata a doppio filo con quella della città. Inoltre la maschera e Piazza della signoria hanno acquisito notevole importanza dopo l'uscita del film "Inferno" basato sull'omonimo bestseller di Dan Brown. Molte scene del film sono infatti girate nella piazza.



#1 PIAZZA DELLA SIGNORIA, FIRENZE

Piazza della Signoria, è la principale piazza del capoluogo toscano, e rappresenta uno dei nuclei artistici dell'intero paese.
Scoprendola infatti, è possibile avere uno spaccato a 360° di cosa sia stato il Rinascimento italiano.

Coordinate geografiche: 43° 46′ 10.51″ N, 11° 15′ 20.76″ E


Come si può vedere la bellezza e la maestosità di questo posto, sono immense. Oltre a ciò in questa piazza si possono vedere tutte le correnti artistiche che si sono succedute nel Rinascimento e, che sotto il controllo della famiglia de' Medici, hanno visto la città svilupparsi, artisticamente, politicamente e culturalmente al massimo.

 Rispettivamente nelle immagini proposte si possono vedere, il palazzo Vecchio, simbolo della piazza e della città con la sua imperitura bellezza. Nella seconda immagine è proposta una scultura denominata "Fontana di Nettuno" ed infine ho scelto di riportare una copia dell'opera forse meglio riuscita e famosa dell'indimenticato Michelangelo Buonarroti: il David.

Ho scelto queste tre opere perché permettono di avere immediatamente uno spaccato delle correnti artistiche succedutesi a Firenze: il palazzo è infatti databile nel XIII secolo mentre le altre due opere sono databili a metà e all'inizio del 1500 rispettivamente.