Trovare canzoni italiane legate alle copertine dei libri è risultato molto molto complesso, ho optato perciò di passare ad una ricerca in lingua inglese, dove invece ho trovato diversi testi, tutti però accomunati da un tema: non giudicare un libro dalla copertina ( che tra l'altro è anche uno dei post precedenti).
Ovviamente, in questo caso il significato della frase è trasposto all'interno della canzone per evidenziare anche all'apparenza un brutto libro possa invece avere contenuti coinvolgenti: esattamente come le persone.
La prima delle canzoni proposte è estrapolata dal film "Mary Poppins Returns" (2018), in cui i protagonisti all'interno di uno show cantano una canzone intitolata "A cover is not a book"
link--> "A Cover is Not the Book" - Mary Poppins Returns Lyrics
La seconda canzone che ho scelto è "Book & a cover" di Suzanne Vega. Anche in questo caso si ricalca il tema della conoscenza, del non fermarsi alla prima impressione
link --> Suzanne Vega, Book & a cover
Infine, un' ultima canzone, che mantiene il tema precedentemente trattato è "Book Covers" dell'artista Oddissee
link--> Oddissee - Book Covers
domenica 17 novembre 2019
#20 I BREVETTI DELLA COSA
A differenza di quanto si possa inizialmente pensare, cercando tra i vari siti istituzionali riguardanti i brevetti, esistono diversi brevetti inerenti alle copertine dei libri:
Per lo più essi trattano di materiali innovativi con cui queste vengono prodotte, oppure nuove tecniche produttive, brevettate poiché garantiscono un vantaggio in termini economico-produttivi, oppure ancora degli utilizzi innovativi delle copertine.
Qui di seguito si riportano i riferimenti a due di questi brevetti innovativi:
link -->Libro con copertina rigida in grado di fungere da leggio per altri libri, riviste o simili
Inventore: Luciano Sopranzetti
Anno di pubblicazione: 1994
Numero di riferimento: ITMC940069A3
Luogo: Italia
link--> Procedimento per la fabbricazione di un materiale plastico in foglio e sua utilizzazione.
Inventore: Thomas Norman Gaunt, Peter Harrison
Anno di pubblicazione: 1976
Numero di riferimento: CH628661A5
Luogo: Svizzera
Per lo più essi trattano di materiali innovativi con cui queste vengono prodotte, oppure nuove tecniche produttive, brevettate poiché garantiscono un vantaggio in termini economico-produttivi, oppure ancora degli utilizzi innovativi delle copertine.
Qui di seguito si riportano i riferimenti a due di questi brevetti innovativi:
link -->Libro con copertina rigida in grado di fungere da leggio per altri libri, riviste o simili
Inventore: Luciano Sopranzetti
Anno di pubblicazione: 1994
Numero di riferimento: ITMC940069A3
Luogo: Italia
link--> Procedimento per la fabbricazione di un materiale plastico in foglio e sua utilizzazione.
Inventore: Thomas Norman Gaunt, Peter Harrison
Anno di pubblicazione: 1976
Numero di riferimento: CH628661A5
Luogo: Svizzera
giovedì 14 novembre 2019
#19 LA COSA NELL'ARTE
Trovare nella storia dell'arte dei dipinti o delle sculture che abbiano come soggetto principale la copertina di un libro non è facile, e men che meno lo è trovare nel titolo di queste riferimenti espliciti alle copertine.
Nonostante ciò esistono alcune opere famose che propongono in posizione dominante nell'opera la cosa da me scelta e quindi rappresentano efficacemente le copertine dei libri nella storia dell'arte.
Una di queste opere appartiene al celebre artista Henri Matisse,ed è intitolata "Natura morta con libri e candele". In quest'opera si vede una pila di libri, i quali hanno delle copertine ricamate e una di queste è danneggiata in modo importante. Nonostante ciò i libri sono la parte fondamentale dell'opera.
Nonostante ciò esistono alcune opere famose che propongono in posizione dominante nell'opera la cosa da me scelta e quindi rappresentano efficacemente le copertine dei libri nella storia dell'arte.
Una di queste opere appartiene al celebre artista Henri Matisse,ed è intitolata "Natura morta con libri e candele". In quest'opera si vede una pila di libri, i quali hanno delle copertine ricamate e una di queste è danneggiata in modo importante. Nonostante ciò i libri sono la parte fondamentale dell'opera.
mercoledì 13 novembre 2019
#18 IN CUCINA
Il collegamento con il mondo culinario risulta abbastanza immediato pensando ai libri di ricette. Infatti ad oggi sono stati ritrovati dei frammenti di libri risalenti al quarto secolo d.C (Papiro di Leida e Papiro di Stoccolma).
Si proseguì fino al sedicesimo secolo, quando l'imponente sviluppo di Versailles (e della Francia più in generale) portò allo sviluppo di nuove tecniche che vennero tramandate in volumi scritti in tutta Europa.
In sintesi, fin da quando le ricette sono state trasmesse per via scritta, questo à stato fatto per mezzo di libri, protetti, da copertine.
link 1-->breve storia dei ricettari: dai primi manoscritti alle riviste
link 2--> ricettario
Si proseguì fino al sedicesimo secolo, quando l'imponente sviluppo di Versailles (e della Francia più in generale) portò allo sviluppo di nuove tecniche che vennero tramandate in volumi scritti in tutta Europa.
In sintesi, fin da quando le ricette sono state trasmesse per via scritta, questo à stato fatto per mezzo di libri, protetti, da copertine.
link 1-->breve storia dei ricettari: dai primi manoscritti alle riviste
link 2--> ricettario
#17 LA NUVOLA DEI NOMI
Per la creazione della nuvola dei nomi relativa alle copertine dei libri, ho inserito ciò che ritengo possa più facilmente e velocemente dare un' idea chiara dell'oggetto.
#16 UNA PRIMA MAPPA CONCETTUALE
Qui sotto riporto un primo esempio di mappa concettuale dell'oggetto, creata ispirandomi ai post precedenti
#15 L'EVOLUZIONE FUTURA DELLA COSA
Pensando al mio oggetto, per quanto detto negli step precedenti, ritengo che una possibile evoluzione delle copertine dei libri sia indirizzata in maniera sempre più forte verso il settore del marketing.
Infatti vedendo la loro evoluzione, che ha portato l'oggetto da mera protezione ad oggetto di comunicazione e di attrattiva per il cliente.
In virtù di ciò ritengo che la copertina si possa evolvere potenziando quest'aspetto, per farlo posso pensare anche ad un evoluzione a livello di materiale: essendo circondati tutti i giorni da schermi che ci trasmettono informazioni, non mi sorprenderei di vedere, in un mondo iper-futuristico, delle copertine rigide che rivestono il libro, con incorporati dei piccoli schermi (tipo kindle), da cui si ricevono pubblicità gestite dalla casa editrice.
Infatti vedendo la loro evoluzione, che ha portato l'oggetto da mera protezione ad oggetto di comunicazione e di attrattiva per il cliente.
In virtù di ciò ritengo che la copertina si possa evolvere potenziando quest'aspetto, per farlo posso pensare anche ad un evoluzione a livello di materiale: essendo circondati tutti i giorni da schermi che ci trasmettono informazioni, non mi sorprenderei di vedere, in un mondo iper-futuristico, delle copertine rigide che rivestono il libro, con incorporati dei piccoli schermi (tipo kindle), da cui si ricevono pubblicità gestite dalla casa editrice.
domenica 3 novembre 2019
#14 LA COSA COME SIMBOLO
Le copertine dei libri, rappresentano efficacemente l'evoluzione che c'è stata nella società industriale.
Infatti, in prima battuta, le copertine dei libri erano dei meri oggetti creati per svolgere una funzione: proteggere i libri appunto.
Questo valeva in particolar modo per i testi sacri dove la protezione era fondamentale per continuare la trasmissione del culto.
Proseguendo negli anni però, arrivando nel periodo industriale, la copertina, in virtù della grossa mole di volumi che veniva prodotta non era solo più vista come oggetto protettivo ma ha assunto sempre di più i tratti di un elemento fondamentale nel libro.
Essa infatti serviva per poter differenziare il libro dagli altri e metterlo quindi in risalto, questo coincide con uno primi esempi di marketing: l'utilizzo del frontespizio al fine di avere un vantaggio competitivo.
Questo fatto si inizia a vedere dalla metà dell'ottocento in avanti quando gli editori riconoscono una potenzialità nell'involucro esterno del libro, una potenzialità che se sfruttata avrebbe permesso di rendere più accattivante il libro. Essi iniziarono a scrivere piccole parti della trama sulla copertina in modo tale che il cliente leggendo quel piccolo spezzone si incuriosisse e comprasse il libro.
Quindi la copertina, vista in questi termini diventa il simbolo del progresso tecnologico e sociale: accanto allo sviluppo della produzione in massa di volume nasce anche un pubblico di lettori di massa, e tanto più questo progresso è marcato tanto più lo stile del frontespizio si evolve.
Negli anni venti del Novecento, si vede come questo fenomeno subisca un ulteriore aggiornamento: si iniziano ad utilizzare le immagini in copertina.
Le immagini in questo senso, si rivelarono una scelta molto azzeccata da parte degli editori: essi infatti tramite le immagini puntavano a settorializzare il pubblico. Una determinata immagine era creata e apposta sul frontespizio per poter andare ad attrarre una certa categoria del pubblico.
Quanto detto in questo articolo può essere riassunto nelle tre immagini sopra proposte: l'immagine di mezzo rappresenta un antica copertina di un libro, e infatti non presenta scritture particolari, se non sul dorso, e nemmeno immagini, lasciando anche il colore originale. Si capisce quindi che questa copertina non ha lo scopo di trasmettere nulla al lettore ma semplicemente proteggere il volume.
Per le altre due invece, il discorso è diametralmente opposto, infatti presentano scritte, disegni e colori, che uniti tutti insieme permette già di farsi un'idea di cosa tratterà il libro.
La prima copertina presenta colori accesi e disegni animati, è facile quindi immaginare che si tratti di un volume per bambini (colori e scritte selezionate in questo modo per potersi concentrare su una determinata fetta di pubblico: i bambini).
L'ultima invece, dai colori e dalle scritte, lascia intuire che si tratti di un volume horror, infatti si trova una predominanza del colore nero e del rosso (che nella forma dei caratteri della parola "it" ricorda un taglio o il fluire del sangue).
Si vede quindi il forte impatto delle scritture, delle immagini, e del colore sulle copertine e di come questi elementi siano dei simbolo per il libro stesso.
link 1 --> storia delle copertine
Infatti, in prima battuta, le copertine dei libri erano dei meri oggetti creati per svolgere una funzione: proteggere i libri appunto.
Questo valeva in particolar modo per i testi sacri dove la protezione era fondamentale per continuare la trasmissione del culto.
Proseguendo negli anni però, arrivando nel periodo industriale, la copertina, in virtù della grossa mole di volumi che veniva prodotta non era solo più vista come oggetto protettivo ma ha assunto sempre di più i tratti di un elemento fondamentale nel libro.
Essa infatti serviva per poter differenziare il libro dagli altri e metterlo quindi in risalto, questo coincide con uno primi esempi di marketing: l'utilizzo del frontespizio al fine di avere un vantaggio competitivo.
Questo fatto si inizia a vedere dalla metà dell'ottocento in avanti quando gli editori riconoscono una potenzialità nell'involucro esterno del libro, una potenzialità che se sfruttata avrebbe permesso di rendere più accattivante il libro. Essi iniziarono a scrivere piccole parti della trama sulla copertina in modo tale che il cliente leggendo quel piccolo spezzone si incuriosisse e comprasse il libro.
Quindi la copertina, vista in questi termini diventa il simbolo del progresso tecnologico e sociale: accanto allo sviluppo della produzione in massa di volume nasce anche un pubblico di lettori di massa, e tanto più questo progresso è marcato tanto più lo stile del frontespizio si evolve.
Negli anni venti del Novecento, si vede come questo fenomeno subisca un ulteriore aggiornamento: si iniziano ad utilizzare le immagini in copertina.
Le immagini in questo senso, si rivelarono una scelta molto azzeccata da parte degli editori: essi infatti tramite le immagini puntavano a settorializzare il pubblico. Una determinata immagine era creata e apposta sul frontespizio per poter andare ad attrarre una certa categoria del pubblico.
Quanto detto in questo articolo può essere riassunto nelle tre immagini sopra proposte: l'immagine di mezzo rappresenta un antica copertina di un libro, e infatti non presenta scritture particolari, se non sul dorso, e nemmeno immagini, lasciando anche il colore originale. Si capisce quindi che questa copertina non ha lo scopo di trasmettere nulla al lettore ma semplicemente proteggere il volume.
Per le altre due invece, il discorso è diametralmente opposto, infatti presentano scritte, disegni e colori, che uniti tutti insieme permette già di farsi un'idea di cosa tratterà il libro.
La prima copertina presenta colori accesi e disegni animati, è facile quindi immaginare che si tratti di un volume per bambini (colori e scritte selezionate in questo modo per potersi concentrare su una determinata fetta di pubblico: i bambini).
L'ultima invece, dai colori e dalle scritte, lascia intuire che si tratti di un volume horror, infatti si trova una predominanza del colore nero e del rosso (che nella forma dei caratteri della parola "it" ricorda un taglio o il fluire del sangue).
Si vede quindi il forte impatto delle scritture, delle immagini, e del colore sulle copertine e di come questi elementi siano dei simbolo per il libro stesso.
link 1 --> storia delle copertine
sabato 2 novembre 2019
#13 ANATOMIA DELLA COSA
Il mio oggetto, è essenzialmente semplice: infatti può essere diviso in tre parti diverse.
Esse sono:
1) Corpo esterno, in cuoio.
2) Due alette, anch'esse in cuoio.
3) Nastro in cuoio.
1) La prima parte, il corpo esterno in cuoio, rappresenta la parte maggioritaria dell'oggetto. Essa è trattata e viene poi ricamata, sia esteriormente che interiormente, nel mio caso con una mappa geografica antica del pianeta Terra. Presenta su tutto il contorno esterno dei fori.
2) Le due alette, sono fatte anch'esse in cuoio e servono a contenere le copertine in cartone dei libri, formando quindi il sostegno stesso del libro. Entrambe le alette presentano il medesimo motivo della copertina più esterna. Anche le alette, così come la copertina presentano dei fori sulla parte superiore e su quella inferiore.
3) Il nastro, invece è finemente intreciato al fine di poter unire i fori della parte esterna e con quelli delle alette.
Essendo come detto, l'oggetto molto semplice, e formato da un solo materiale, anche provando ad eseguire varie sezioni, per scoprirne ancor di più l'anatomia, si troverebbe solo del cuoio.
Esse sono:
1) Corpo esterno, in cuoio.
2) Due alette, anch'esse in cuoio.
3) Nastro in cuoio.
1) La prima parte, il corpo esterno in cuoio, rappresenta la parte maggioritaria dell'oggetto. Essa è trattata e viene poi ricamata, sia esteriormente che interiormente, nel mio caso con una mappa geografica antica del pianeta Terra. Presenta su tutto il contorno esterno dei fori.
2) Le due alette, sono fatte anch'esse in cuoio e servono a contenere le copertine in cartone dei libri, formando quindi il sostegno stesso del libro. Entrambe le alette presentano il medesimo motivo della copertina più esterna. Anche le alette, così come la copertina presentano dei fori sulla parte superiore e su quella inferiore.
3) Il nastro, invece è finemente intreciato al fine di poter unire i fori della parte esterna e con quelli delle alette.
Essendo come detto, l'oggetto molto semplice, e formato da un solo materiale, anche provando ad eseguire varie sezioni, per scoprirne ancor di più l'anatomia, si troverebbe solo del cuoio.
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